Descrizione
Con il DM n.461 del 6 giugno 2019 il Ministero dell’Istruzione ha emanato le nuove Linee di Indirizzo per la Scuola in Ospedale e l’Istruzione Domiciliare in cui vengono confermati gli elementi fondamentali di gestione di tale servizio già tracciati nel documento del 2003 “Il servizio di istruzione domiciliare. Vademecum ad uso delle scuole di ogni ordine e grado”, rispondenti a criteri di efficacia e qualità al fine di assicurare il diritto all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico.
Il servizio della Scuola in Ospedale (SiO) è presente in tutto il sistema dell’istruzione e, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di II grado, consente ai bambini e ai ragazzi in situazione di malattia di poter esercitare il diritto allo studio nei periodi di degenza ospedaliera. Tutto ciò avviene attraverso l’accoglienza dell’alunno in ospedale, la personalizzazione dei percorsi formativi, l’utilizzo delle tecnologie, il raccordo con la scuola di provenienza, la programmazione, lo svolgimento delle operazioni di scrutinio e di esame, il coinvolgimento attivo delle famiglie, le interlocuzioni con gli operatori sanitari e con tutti i soggetti connessi alla tutela della salute e al diritto allo studio.
Il servizio di Istruzione Domiciliare (ID) è un servizio che si propone di garantire il diritto allo studio degli alunni di ogni ordine e grado, affetti da patologie che li costringono a possibili ricoveri ospedalieri e/o a terapie domiciliari e che non possono frequentare con regolarità la scuola.
La richiesta di istruzione domiciliare si connota come una particolare modalità di esercizio del diritto allo studio. Il nostro Istituto si impegna a garantirne l’attivazione in caso di richiesta della famiglia dell’alunno che si trovi nelle condizioni previste dalla normativa per poterne usufruire.
L’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo per questo tipo di alunni – viene supportata con interventi che utilizzano differenti tecnologie (sincrone e asincrone), allo scopo di consentire agli studenti un contatto più continuo e collaborativo con gli insegnanti e con il proprio gruppo–classe.
Modalità per l’attivazione di un percorso di Istruzione Domiciliare
Il servizio può essere erogato in qualsiasi momento dell’anno nei confronti di alunni iscritti alla scuola di ogni ordine e grado, i quali siano affetti da patologie invalidanti che impediscono la frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni anche non continuativi. Non necessariamente il periodo di assenza deve seguire un periodo di ospedalizzazione.
La patologia, che deve rientrare tra quelle inserite nell’elenco delle malattie croniche invalidanti (vedere l’allegato 8 del Supplemento ordinario n. 15, Gazzetta Ufficiale, serie generale – n. 65 del 18 marzo 2017 che ha pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017 di definizione ed aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea), di cui all’art. 1, comma 7, del D. Lgs. 30 dicembre, n. 502) ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere oggetto di idonea certificazione sanitaria, rilasciata dalla struttura ospedaliera in cui l’alunno è stato ricoverato (C.M. n. 149 del 10/10/2001) o dai servizi sanitari nazionali (escluso il medico di famiglia) fra i quali i Presìdi di Rete Nazionale per le malattie rare e non da aziende o medici curanti privati.
La famiglia deve farne esplicita richiesta al Dirigente Scolastico.
Per gli alunni con disabilità di cui alla L. 104/1992 impossibilitati a frequentare la scuola, l’Istruzione Domiciliare potrà essere garantita dall’insegnante di sostegno assegnato in coerenza con il progetto individuale ed il piano educativo individualizzato (PEI). Per tutti gli altri alunni il Consiglio di Classe/Team pedagogico elabora un progetto che preveda un piano finanziario dettagliato e coerente con il percorso, che dovrà essere deliberato e approvato dagli organi collegiali competenti.
Solitamente le ore previste al domicilio dell’alunno sono 4/5 per la scuola primaria e 6/7 per la scuola secondaria che saranno retribuite secondo gli importi orari previsti per le attività aggiuntive di insegnamento dal vigente CCNL Comparto Scuola.
L’Istituto individua un referente di progetto con il compito di coordinare e monitorare le diverse azioni. Nel caso di progetti attivati a seguito di ricoveri in ospedali in cui è presente la sezione di scuola ospedaliera, il referente di progetto prenderà contatti con i docenti in servizio presso l’ospedale per sincronizzare il percorso formativo e per ricevere tutti gli elementi di valutazione delle attività già svolte in ospedale.
L’Istituto invierà alla scuola polo regionale le domande di Istruzione Domiciliare, corredate di:
Richiesta della famiglia
Certificazione sanitaria attestante la patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica
Progetto redatto dalla scuola per il singolo alunno
La scuola polo regionale, che attualmente è l’Istituto Comprensivo 2 “Ardigò” di Padova, ne valuterà la congruenza con i criteri forniti dalle disposizioni ministeriali vigenti, al fine di emettere il provvedimento di autorizzazione. La rendicontazione del progetto va inviata alla scuola polo a cura dell’Istituto entro il termine delle lezioni dell’anno scolastico di riferimento.
Per il progetto sono possibili anche altre forme di finanziamento o co-finanziamento (Enti Locali, Fondo di Istituto o Fondi per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa).
Il valore dell’Istruzione Domiciliare e della Scuola in Ospedale ai fini dell’assoluzione dell’obbligo
scolastico e formativo
L’attività didattica svolta a domicilio, costituisce attività scolastica a tutti gli effetti per gli alunni, allo stesso modo di quella svolta in classe, sia che venga realizzata in orario aggiuntivo dai docenti resisi disponibili, sia che si realizzi a distanza con l’uso delle tecnologie. L’istruzione domiciliare, pertanto, va considerata quale servizio scolastico a tutti gli effetti e concorre alla validazione e valutazione e dell’anno scolastico.
Verifiche, valutazioni, scrutini ed esami
Per gli alunni seguiti dalla Scuola in Ospedale o dall’Istruzione Domiciliare, valgono le disposizioni vigenti in materia di verifiche, valutazione, scrutini ed esami finali (D.Lgs. 62/2017). Il Consiglio di Classe/Team pedagogico che affronti il caso di un alunno temporaneamente malato, seguito in ospedale o a domicilio, effettuerà una valutazione che tenga conto della peculiarità della situazione e degli interventi specifici messi in atto.
La normativa sulle assenze offre spazi di flessibilità e va incontro agli alunni in ospedale o a domicilio, a patto che un intervento formativo, ben strutturato e documentato, testimoni il percorso fatto dall’alunno e lo certifichi in termini di presenza a scuola, anche se con modalità diverse dall’ordinario.
E’ compito delle scuole, che hanno la responsabilità educativa, trovare ogni modalità per garantire il diritto allo studio dello studente; a questo proposito, il Ministero dell’Istruzione sostiene fortemente anche l’utilizzo di tecnologie digitali che consentono agli alunni di seguire in videoconferenza le lezioni a scuola.
Esami di Stato
Nella Scuola in Ospedale
L’art. 11, comma 2 del DPR 122/2009 indica che “nel caso in cui la frequenza del corso di studio nella S.I.O. (Scuola in Ospedale) abbia una durata prevalente rispetto a quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede quando l’alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse”. Quanto sopra viene ribadito con il D.Lgs. 62/2017 e rientra anche nelle previsioni delle Ordinanze Ministeriali che annualmente regolano gli esami di fine I e II ciclo.
Viene quindi sancita la possibilità per lo studente ricoverato di effettuare l’Esame di Stato in Ospedale, nel caso in cui la degenza avvenga nel periodo di svolgimento degli esami. Detti esami possono essere effettuati da una commissione formata dai docenti ospedalieri, che hanno seguito lo studente, integrata con i docenti delle discipline mancanti.
Nel servizio domiciliare
La stessa modalità si applica per l’Esame di Stato per gli studenti impossibilitati a lasciare il domicilio a causa del tipo di patologia o delle cure a cui sono sottoposti. In vista dell’avvio della procedura degli Esami di Stato, per queste situazioni è utile che il Dirigente scolastico acquisisca la certificazione sanitaria attestante che lo studente “deve” rimanere a domicilio e non può riprendere a frequentare la scuola per motivi di salute. Contestualmente, invierà una comunicazione all’USR per il Veneto, relativa all’avvio della procedura per la realizzazione dell’Esame di Stato a domicilio. La scuola, una volta acquisita la certificazione sanitaria e la relativa richiesta dei genitori, curerà la predisposizione di una cartella comprensiva della documentazione di tutti gli interventi formativi svolti nei mesi di domicilio da parte dei docenti che hanno seguito lo studente in presenza e/o attraverso il canale offerto dalle nuove tecnologie: contenuti affrontati, verifiche svolte per iscritto e oralmente, giorni di lezione a domicilio utili per la validazione dell’anno scolastico e quanto altro in possesso del Consiglio di Classe. La documentazione, insieme con la relazione del Consiglio di Classe riportante gli esiti del lavoro svolto ed il profilo dello studente, costituisce la cartella personale dello studente, che sarà cura del Dirigente scolastico consegnare al Presidente della Commissione degli Esami di Stato. Infine, la Commissione d’esame, all’atto dell’insediamento, deciderà in merito a tempi e modi di svolgimento degli esami a domicilio o, per quegli alunni che soffrono di patologie molto invalidanti, tramite videoconferenza.
Sintesi dei passaggi necessari per l’attivazione dell’Istruzione Domiciliare:
i genitori presentano una richiesta alla scuola, corredata da certificazione medica rilasciata dal medico dell’ospedale ove l’alunno è stato ricoverato o, nel caso in cui non vi sia stata ospedalizzazione, di un medico specialista del servizio sanitario nazionale;
la scuola elabora un progetto di offerta formativa nei confronti dell’alunno impossibilitato alla frequenza scolastica, con l’indicazione della sua durata, del numero dei docenti coinvolti dichiaratisi disponibili e delle ore di lezione previste;
il progetto di ID viene approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto e inserito nel PTOF;
la richiesta, con allegati la certificazione sanitaria ed il progetto di ID elaborato, viene poi inoltrata alla scuola polo regionale;
il Comitato Tecnico Regionale procede alla valutazione della documentazione presentata ai fini dell’approvazione e della successiva assegnazione delle risorse finanziarie;
a seguito della rendicontazione, effettuata con le modalità ed entro i termini previsti, la scuola riceve il contributo per il finanziamento del progetto di ID.
Delibera del Collegio dei Docenti n. 21 del 11-03-2022
Delibera del Consiglio di Istituto n. 13 del 11-03-2022